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Asta 044 del 31/05/2025

dettaglio asta
  • Lotto 61  

    Ciardo Vincenzo

    Ciardo Vincenzo (Gagliano del Capo, LE 1894 - 1970) Case e ulivi 1956
    tecnica mista su carta
    firma e data: a tergo
    misure: cm 12,5 x 19,5
    ESTIMATE:
    min € 300 - max € 400
    Starting Price:
    € 150

  • Lotto 62  

    De Stefano Armando

    De Stefano Armando (Napoli 1926 - 2021) Costume antico
    tempera su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 50 x 60
    osservazioni: opera a tergo firmata
    ESTIMATE:
    min € 1200 - max € 1500
    Starting Price:
    € 800

  • Lotto 63  

    White Valentino

    White Valentino (Positano, SA 1909 - 1986) Capri
    olio su tela applicata a cartone
    firma: in basso a destra
    misure: cm 49 x 67
    osservazioni: opera a tergo recante ulteriore dipinto ad acquerello dell'autore
    ESTIMATE:
    min € 800 - max € 1000
    Starting Price:
    € 450

  • Lotto 64  

    Verdecchia Carlo

    Verdecchia Carlo (Atri, TE 1905 - 1984) La moglie sulla sdraio
    olio su faesite
    firma: in basso a destra
    misure: cm 33,5 x 53
    ESTIMATE:
    min € 400 - max € 500
    Starting Price:
    € 200

  • Lotto 65  

    Grassi Alfonso

    Grassi Alfonso (Solofra, AV 1918 - Salerno 2002) Al lume di candela
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 35 x 23
    osservazioni: opera a tergo recante autentica dell'autore
    ESTIMATE:
    min € 1200 - max € 1500
    Starting Price:
    € 600

  • Lotto 66  

    Fergola Salvatore

    Fergola Salvatore (Napoli 1796 - 1874) La villa reale di Napoli
    olio su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 17 x 24
    ESTIMATE:
    min € 1500 - max € 2000
    Starting Price:
    € 1000

  • Lotto 67  

    Fergola Francesco

    Fergola Francesco (Napoli 1801 - 1874) Il Vesuvio dai Camaldoli
    olio su carta applicata a tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 20 x 28
    ESTIMATE:
    min € 2500 - max € 3000
    Starting Price:
    € 1500

  • Lotto 68  

    Carelli Gabriele

    Carelli Gabriele (Napoli 1820 - Mentone 1900) Veduta di Nisida
    acquerello su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 23,5 x 35
    ESTIMATE:
    min € 1000 - max € 1200
    Starting Price:
    € 500

  • Lotto 69  

    Serritelli Giovanni

    Serritelli Giovanni (Napoli 1818 - 1891) Veduta del Vesuvio
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 31 x 50
    ESTIMATE:
    min € 4000 - max € 4500
    Starting Price:
    € 2200

  • Lotto 70  

    Gigante Giacinto

    Gigante Giacinto (Napoli 1806 - 1876 ) Pergolato
    acquerello su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 43 x 58
    provenienza: collezione Alberto Portolano, Napoli
    esposizioni: Museo Civico Filangieri, Napoli Settembre-Dicembre 1945, Museo del Sannio, Benevento Maggio-Luglio 1954
    bibliografia: M. Rotili (cura), Achille Vianelli, cat. della mostra Maggio-Luglio 1954, Gaspare Casella Editore, Napoli 1954, pag. 69, tav. 9, A. Schettini, Giacinto Gigante, Mele Editore, Napoli 1965, tav. XXXIV
    osservazioni: opera a tergo recante cartigli Mostra della Scuola di Posillipo Settembre-Dicembre 1945 e Mostra di Achille Vianelli Maggio-Luglio 1954


    Paolo Villari ebbe modo di affermare più di un secolo fa, e felicemente, che «Gigante è un acquerellista di cui non si troverebbe in Italia un altro di egual merito». In effetti di Giacinto Gigante oggi il grande pubblico ricorda innanzitutto le opere ad acquerello (si pensi alla spettacolare Cappella di San Gennaro oggi conservata a Capodimonte) piuttosto che la più esigua produzione ad olio, forse meno congeniale all’autore e nel tempo oggetto di qualche critica, ad esempio dalla penna di Sergio Ortolani, principale biografo dell’artista.
    Secondo alcune fonti la tecnica dell’acquerello Giacinto l’apprese, dopo aver assorbito i primi rudimenti pittorici dal padre Gaetano, dal tedesco Jacob Wilhelm Hüber, che il Nostro frequentò fra il 1818 ed il 1821; dal pittore nordico, va ricordato, Gigante imparò anche quella tecnica “a punta di ferro” che gli fu poi assai utile in tutta la sua lunga carriera di disegnatore ed incisore, e che si può forse anche considerare alla base del successo commerciale di tutta la Scuola di Posillipo, i cui album di incisioni acquerellate si diffusero rapidamente ed ampiamente fra i turisti stranieri in Italia.
    A ben rifletterci comunque, sono svariati gli artisti di area nordica ed orientale ad aver svolto un ruolo di primaria importanza per la ricerca e la fama raggiunta da Giacinto Gigante. Innanzitutto Anton Sminck van Pitloo, a Napoli dal 1816 al 1837, che va considerato il fondatore dell’estetica della suddetta Scuola di Posillipo, interessata a restituire il paesaggio attraverso il filtro del tutto personale dell’artista che di volta in volta lo percepiva; cattedratico al Real Istituito di Belle Arti fin dal 1824, Pitloo costituì forse anche l’unico contatto fra Gigante e l’ambiente accademico locale, cui il Nostro fu generalmente ostile ed intollerante (si pensi del resto che allora anche la pittura di paesaggio era rigorosamente eseguita al cavalletto e mal si giudicava chi preferisse l’en plain air).
    Contemporaneamente a Pitloo Gigante ebbe modo di conoscere ed operare insieme a Sil'vestr Feodosievič Ščedrin, che in Italia fin dal 1819 morì a Sorrento una decina di anni dopo. Fu questo paesaggista la chiave che aprì al Nostro le porta dell’ambasciata russa e dell’aristocrazia esteuropea, che elesse Giacinto a proprio pittore d’elezione, come dimostrano tanto le opere dell’autore entrate nelle collezioni russe (specialmente all’Ermitage di San Pietroburgo) che quelle custodite sì a Napoli, ma ritraenti appunto le celebrità slave e le loro lussuose ville. Queste prestigiose committenze (finanche per lo zar Nicola I e la zarina Alessandra, che volle Gigante con sé nel viaggio in Sicilia del 1846) permisero al nostro di acquisire quella che ancora oggi è conosciuta come Villa Gigante, sita nell’omonima strada alle pendici del Vomero.
    Il grande acquerello proposto, proveniente da una delle più celebrate collezioni d’arte partenopee (e non solo, poiché di Portolano si conoscono echi milanesi), va probabilmente a collocarsi per soggetto proprio nei dintorni della bella villa “alla Salute”, poiché risulta felicemente paragonabile ad una più piccola opera che, con uguale tecnica, pare focalizzarsi su di un singolo tralcio della grande vite che occupa quasi per intero l’opera in asta; questo piccolo acquerello, parte della collezione Lampugnani ed oggi al Poldi Pezzoli di Milano (dotato perciò anch’esso di un pedigree di tutto rispetto), riporta esplicitamente in basso l’appunto autografo del proprio autore «Salute 1847», fornendoci perciò anche una possibile datazione di riferimento: Gigante si sa acquistò appunto il villino nel 1846, e già nel ’48 si rifugiò a Sorrento per evitare i tumulti libertari che scuotevano il Meridione d’Italia, per cui è verosimile pensare che nel biennio 1846-47 egli ebbe modo di realizzare più opere raffiguranti i dintorni di casa propria, forte dell’appena acquisita comodità domestica.
    ESTIMATE:
    min € 6000 - max € 7000
    Starting Price:
    € 3500

  • Diodati Francesco Paolo (Campobasso 1864 - Napoli 1940) Contadinella
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 14 x 10,5
    esposizioni: galleria Mediterranea, Napoli 13-23 ottobre 1955, Promotrice Salvator Rosa, Napoli aprile-maggio 1958
    bibliografia: cat. retrospettiva galleria Mediterranea 13-23 ottobre 1955, num. cat. 20, cat. Promotrice Salvator Rosa aprile-maggio 1958, pag. 29
    osservazioni: opera recante a tergo cartiglio Promotrice Salvator Rosa aprile-maggio 1958
    ESTIMATE:
    min € 800 - max € 1000
    Starting Price:
    € 400

  • Lotto 72  

    Casciaro Giuseppe

    Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1863 - Napoli 1941) Pioggia al Vomero
    pastello su carta
    firma: in basso a destra
    misure: cm 35 x 43,5
    ESTIMATE:
    min € 1200 - max € 1500
    Starting Price:
    € 800

  • Lotto 73  

    Migliaro Vincenzo

    Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938) Pescatori
    olio su tavola
    firma: in basso a destra
    misure: cm 13 x 10
    ESTIMATE:
    min € 800 - max € 1000
    Starting Price:
    € 500

  • Lotto 74  

    Migliaro Vincenzo

    Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938) Paesaggio
    olio su cartone
    firma: in basso a destra
    misure: cm 12 x 10
    ESTIMATE:
    min € 600 - max € 800
    Starting Price:
    € 400

  • Lotto 75  

    Bazzani Luigi

    Bazzani Luigi (Bologna 1836 - Roma 1927) Pompei
    acquerello su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 30 x 21,5
    ESTIMATE:
    min € 500 - max € 600
    Starting Price:
    € 250

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Pagina 5 di 9. Elementi totali 128
  • Lotto 61  

    Ciardo Vincenzo

    Case e ulivi 1956
    tecnica mista su carta
    firma e data: a tergo
    misure: cm 12,5 x 19,5
    ESTIMATE min € 300 - max € 400

    Lotto 61  

    Ciardo Vincenzo

    Ciardo Vincenzo (Gagliano del Capo, LE 1894 - 1970) Case e ulivi 1956
    tecnica mista su carta
    firma e data: a tergo
    misure: cm 12,5 x 19,5


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  • Lotto 62  

    De Stefano Armando

    Costume antico
    tempera su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 50 x 60
    osservazioni: opera a tergo firmata
    ESTIMATE min € 1200 - max € 1500

    Lotto 62  

    De Stefano Armando

    De Stefano Armando (Napoli 1926 - 2021) Costume antico
    tempera su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 50 x 60
    osservazioni: opera a tergo firmata


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  • Lotto 63  

    White Valentino

    Capri
    olio su tela applicata a cartone
    firma: in basso a destra
    misure: cm 49 x 67
    osservazioni: opera a tergo recante ulteriore dipinto ad acquerello dell'autore
    ESTIMATE min € 800 - max € 1000

    Lotto 63  

    White Valentino

    White Valentino (Positano, SA 1909 - 1986) Capri
    olio su tela applicata a cartone
    firma: in basso a destra
    misure: cm 49 x 67
    osservazioni: opera a tergo recante ulteriore dipinto ad acquerello dell'autore


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  • Lotto 64  

    Verdecchia Carlo

    La moglie sulla sdraio
    olio su faesite
    firma: in basso a destra
    misure: cm 33,5 x 53
    ESTIMATE min € 400 - max € 500

    Lotto 64  

    Verdecchia Carlo

    Verdecchia Carlo (Atri, TE 1905 - 1984) La moglie sulla sdraio
    olio su faesite
    firma: in basso a destra
    misure: cm 33,5 x 53


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  • Lotto 65  

    Grassi Alfonso

    Al lume di candela
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 35 x 23
    osservazioni: opera a tergo recante autentica dell'autore
    ESTIMATE min € 1200 - max € 1500

    Lotto 65  

    Grassi Alfonso

    Grassi Alfonso (Solofra, AV 1918 - Salerno 2002) Al lume di candela
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 35 x 23
    osservazioni: opera a tergo recante autentica dell'autore


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  • Lotto 66  

    Fergola Salvatore

    La villa reale di Napoli
    olio su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 17 x 24
    ESTIMATE min € 1500 - max € 2000

    Lotto 66  

    Fergola Salvatore

    Fergola Salvatore (Napoli 1796 - 1874) La villa reale di Napoli
    olio su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 17 x 24


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  • Lotto 67  

    Fergola Francesco

    Il Vesuvio dai Camaldoli
    olio su carta applicata a tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 20 x 28
    ESTIMATE min € 2500 - max € 3000

    Lotto 67  

    Fergola Francesco

    Fergola Francesco (Napoli 1801 - 1874) Il Vesuvio dai Camaldoli
    olio su carta applicata a tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 20 x 28


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  • Lotto 68  

    Carelli Gabriele

    Veduta di Nisida
    acquerello su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 23,5 x 35
    ESTIMATE min € 1000 - max € 1200

    Lotto 68  

    Carelli Gabriele

    Carelli Gabriele (Napoli 1820 - Mentone 1900) Veduta di Nisida
    acquerello su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 23,5 x 35


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  • Lotto 69  

    Serritelli Giovanni

    Veduta del Vesuvio
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 31 x 50
    ESTIMATE min € 4000 - max € 4500

    Lotto 69  

    Serritelli Giovanni

    Serritelli Giovanni (Napoli 1818 - 1891) Veduta del Vesuvio
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 31 x 50


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  • Lotto 70  

    Gigante Giacinto

    Pergolato
    acquerello su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 43 x 58
    provenienza: collezione Alberto Portolano, Napoli
    esposizioni: Museo Civico Filangieri, Napoli Settembre-Dicembre 1945, Museo del Sannio, Benevento Maggio-Luglio 1954
    bibliografia: M. Rotili (cura), Achille Vianelli, cat. della mostra Maggio-Luglio 1954, Gaspare Casella Editore, Napoli 1954, pag. 69, tav. 9, A. Schettini, Giacinto Gigante, Mele Editore, Napoli 1965, tav. XXXIV
    osservazioni: opera a tergo recante cartigli Mostra della Scuola di Posillipo Settembre-Dicembre 1945 e Mostra di Achille Vianelli Maggio-Luglio 1954


    Paolo Villari ebbe modo di affermare più di un secolo fa, e felicemente, che «Gigante è un acquerellista di cui non si troverebbe in Italia un altro di egual merito». In effetti di Giacinto Gigante oggi il grande pubblico ricorda innanzitutto le opere ad acquerello (si pensi alla spettacolare Cappella di San Gennaro oggi conservata a Capodimonte) piuttosto che la più esigua produzione ad olio, forse meno congeniale all’autore e nel tempo oggetto di qualche critica, ad esempio dalla penna di Sergio Ortolani, principale biografo dell’artista.
    Secondo alcune fonti la tecnica dell’acquerello Giacinto l’apprese, dopo aver assorbito i primi rudimenti pittorici dal padre Gaetano, dal tedesco Jacob Wilhelm Hüber, che il Nostro frequentò fra il 1818 ed il 1821; dal pittore nordico, va ricordato, Gigante imparò anche quella tecnica “a punta di ferro” che gli fu poi assai utile in tutta la sua lunga carriera di disegnatore ed incisore, e che si può forse anche considerare alla base del successo commerciale di tutta la Scuola di Posillipo, i cui album di incisioni acquerellate si diffusero rapidamente ed ampiamente fra i turisti stranieri in Italia.
    A ben rifletterci comunque, sono svariati gli artisti di area nordica ed orientale ad aver svolto un ruolo di primaria importanza per la ricerca e la fama raggiunta da Giacinto Gigante. Innanzitutto Anton Sminck van Pitloo, a Napoli dal 1816 al 1837, che va considerato il fondatore dell’estetica della suddetta Scuola di Posillipo, interessata a restituire il paesaggio attraverso il filtro del tutto personale dell’artista che di volta in volta lo percepiva; cattedratico al Real Istituito di Belle Arti fin dal 1824, Pitloo costituì forse anche l’unico contatto fra Gigante e l’ambiente accademico locale, cui il Nostro fu generalmente ostile ed intollerante (si pensi del resto che allora anche la pittura di paesaggio era rigorosamente eseguita al cavalletto e mal si giudicava chi preferisse l’en plain air).
    Contemporaneamente a Pitloo Gigante ebbe modo di conoscere ed operare insieme a Sil'vestr Feodosievič Ščedrin, che in Italia fin dal 1819 morì a Sorrento una decina di anni dopo. Fu questo paesaggista la chiave che aprì al Nostro le porta dell’ambasciata russa e dell’aristocrazia esteuropea, che elesse Giacinto a proprio pittore d’elezione, come dimostrano tanto le opere dell’autore entrate nelle collezioni russe (specialmente all’Ermitage di San Pietroburgo) che quelle custodite sì a Napoli, ma ritraenti appunto le celebrità slave e le loro lussuose ville. Queste prestigiose committenze (finanche per lo zar Nicola I e la zarina Alessandra, che volle Gigante con sé nel viaggio in Sicilia del 1846) permisero al nostro di acquisire quella che ancora oggi è conosciuta come Villa Gigante, sita nell’omonima strada alle pendici del Vomero.
    Il grande acquerello proposto, proveniente da una delle più celebrate collezioni d’arte partenopee (e non solo, poiché di Portolano si conoscono echi milanesi), va probabilmente a collocarsi per soggetto proprio nei dintorni della bella villa “alla Salute”, poiché risulta felicemente paragonabile ad una più piccola opera che, con uguale tecnica, pare focalizzarsi su di un singolo tralcio della grande vite che occupa quasi per intero l’opera in asta; questo piccolo acquerello, parte della collezione Lampugnani ed oggi al Poldi Pezzoli di Milano (dotato perciò anch’esso di un pedigree di tutto rispetto), riporta esplicitamente in basso l’appunto autografo del proprio autore «Salute 1847», fornendoci perciò anche una possibile datazione di riferimento: Gigante si sa acquistò appunto il villino nel 1846, e già nel ’48 si rifugiò a Sorrento per evitare i tumulti libertari che scuotevano il Meridione d’Italia, per cui è verosimile pensare che nel biennio 1846-47 egli ebbe modo di realizzare più opere raffiguranti i dintorni di casa propria, forte dell’appena acquisita comodità domestica.
    ESTIMATE min € 6000 - max € 7000

    Lotto 70  

    Gigante Giacinto

    Gigante Giacinto (Napoli 1806 - 1876 ) Pergolato
    acquerello su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 43 x 58
    provenienza: collezione Alberto Portolano, Napoli
    esposizioni: Museo Civico Filangieri, Napoli Settembre-Dicembre 1945, Museo del Sannio, Benevento Maggio-Luglio 1954
    bibliografia: M. Rotili (cura), Achille Vianelli, cat. della mostra Maggio-Luglio 1954, Gaspare Casella Editore, Napoli 1954, pag. 69, tav. 9, A. Schettini, Giacinto Gigante, Mele Editore, Napoli 1965, tav. XXXIV
    osservazioni: opera a tergo recante cartigli Mostra della Scuola di Posillipo Settembre-Dicembre 1945 e Mostra di Achille Vianelli Maggio-Luglio 1954


    Paolo Villari ebbe modo di affermare più di un secolo fa, e felicemente, che «Gigante è un acquerellista di cui non si troverebbe in Italia un altro di egual merito». In effetti di Giacinto Gigante oggi il grande pubblico ricorda innanzitutto le opere ad acquerello (si pensi alla spettacolare Cappella di San Gennaro oggi conservata a Capodimonte) piuttosto che la più esigua produzione ad olio, forse meno congeniale all’autore e nel tempo oggetto di qualche critica, ad esempio dalla penna di Sergio Ortolani, principale biografo dell’artista.
    Secondo alcune fonti la tecnica dell’acquerello Giacinto l’apprese, dopo aver assorbito i primi rudimenti pittorici dal padre Gaetano, dal tedesco Jacob Wilhelm Hüber, che il Nostro frequentò fra il 1818 ed il 1821; dal pittore nordico, va ricordato, Gigante imparò anche quella tecnica “a punta di ferro” che gli fu poi assai utile in tutta la sua lunga carriera di disegnatore ed incisore, e che si può forse anche considerare alla base del successo commerciale di tutta la Scuola di Posillipo, i cui album di incisioni acquerellate si diffusero rapidamente ed ampiamente fra i turisti stranieri in Italia.
    A ben rifletterci comunque, sono svariati gli artisti di area nordica ed orientale ad aver svolto un ruolo di primaria importanza per la ricerca e la fama raggiunta da Giacinto Gigante. Innanzitutto Anton Sminck van Pitloo, a Napoli dal 1816 al 1837, che va considerato il fondatore dell’estetica della suddetta Scuola di Posillipo, interessata a restituire il paesaggio attraverso il filtro del tutto personale dell’artista che di volta in volta lo percepiva; cattedratico al Real Istituito di Belle Arti fin dal 1824, Pitloo costituì forse anche l’unico contatto fra Gigante e l’ambiente accademico locale, cui il Nostro fu generalmente ostile ed intollerante (si pensi del resto che allora anche la pittura di paesaggio era rigorosamente eseguita al cavalletto e mal si giudicava chi preferisse l’en plain air).
    Contemporaneamente a Pitloo Gigante ebbe modo di conoscere ed operare insieme a Sil'vestr Feodosievič Ščedrin, che in Italia fin dal 1819 morì a Sorrento una decina di anni dopo. Fu questo paesaggista la chiave che aprì al Nostro le porta dell’ambasciata russa e dell’aristocrazia esteuropea, che elesse Giacinto a proprio pittore d’elezione, come dimostrano tanto le opere dell’autore entrate nelle collezioni russe (specialmente all’Ermitage di San Pietroburgo) che quelle custodite sì a Napoli, ma ritraenti appunto le celebrità slave e le loro lussuose ville. Queste prestigiose committenze (finanche per lo zar Nicola I e la zarina Alessandra, che volle Gigante con sé nel viaggio in Sicilia del 1846) permisero al nostro di acquisire quella che ancora oggi è conosciuta come Villa Gigante, sita nell’omonima strada alle pendici del Vomero.
    Il grande acquerello proposto, proveniente da una delle più celebrate collezioni d’arte partenopee (e non solo, poiché di Portolano si conoscono echi milanesi), va probabilmente a collocarsi per soggetto proprio nei dintorni della bella villa “alla Salute”, poiché risulta felicemente paragonabile ad una più piccola opera che, con uguale tecnica, pare focalizzarsi su di un singolo tralcio della grande vite che occupa quasi per intero l’opera in asta; questo piccolo acquerello, parte della collezione Lampugnani ed oggi al Poldi Pezzoli di Milano (dotato perciò anch’esso di un pedigree di tutto rispetto), riporta esplicitamente in basso l’appunto autografo del proprio autore «Salute 1847», fornendoci perciò anche una possibile datazione di riferimento: Gigante si sa acquistò appunto il villino nel 1846, e già nel ’48 si rifugiò a Sorrento per evitare i tumulti libertari che scuotevano il Meridione d’Italia, per cui è verosimile pensare che nel biennio 1846-47 egli ebbe modo di realizzare più opere raffiguranti i dintorni di casa propria, forte dell’appena acquisita comodità domestica.


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  • Contadinella
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 14 x 10,5
    esposizioni: galleria Mediterranea, Napoli 13-23 ottobre 1955, Promotrice Salvator Rosa, Napoli aprile-maggio 1958
    bibliografia: cat. retrospettiva galleria Mediterranea 13-23 ottobre 1955, num. cat. 20, cat. Promotrice Salvator Rosa aprile-maggio 1958, pag. 29
    osservazioni: opera recante a tergo cartiglio Promotrice Salvator Rosa aprile-maggio 1958
    ESTIMATE min € 800 - max € 1000

    Diodati Francesco Paolo (Campobasso 1864 - Napoli 1940) Contadinella
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 14 x 10,5
    esposizioni: galleria Mediterranea, Napoli 13-23 ottobre 1955, Promotrice Salvator Rosa, Napoli aprile-maggio 1958
    bibliografia: cat. retrospettiva galleria Mediterranea 13-23 ottobre 1955, num. cat. 20, cat. Promotrice Salvator Rosa aprile-maggio 1958, pag. 29
    osservazioni: opera recante a tergo cartiglio Promotrice Salvator Rosa aprile-maggio 1958


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  • Lotto 72  

    Casciaro Giuseppe

    Pioggia al Vomero
    pastello su carta
    firma: in basso a destra
    misure: cm 35 x 43,5
    ESTIMATE min € 1200 - max € 1500

    Lotto 72  

    Casciaro Giuseppe

    Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1863 - Napoli 1941) Pioggia al Vomero
    pastello su carta
    firma: in basso a destra
    misure: cm 35 x 43,5


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  • Lotto 73  

    Migliaro Vincenzo

    Pescatori
    olio su tavola
    firma: in basso a destra
    misure: cm 13 x 10
    ESTIMATE min € 800 - max € 1000

    Lotto 73  

    Migliaro Vincenzo

    Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938) Pescatori
    olio su tavola
    firma: in basso a destra
    misure: cm 13 x 10


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  • Lotto 74  

    Migliaro Vincenzo

    Paesaggio
    olio su cartone
    firma: in basso a destra
    misure: cm 12 x 10
    ESTIMATE min € 600 - max € 800

    Lotto 74  

    Migliaro Vincenzo

    Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938) Paesaggio
    olio su cartone
    firma: in basso a destra
    misure: cm 12 x 10


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  • Lotto 75  

    Bazzani Luigi

    Pompei
    acquerello su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 30 x 21,5
    ESTIMATE min € 500 - max € 600

    Lotto 75  

    Bazzani Luigi

    Bazzani Luigi (Bologna 1836 - Roma 1927) Pompei
    acquerello su carta
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 30 x 21,5


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