italiano
english
thumb
thumb
thumb
thumb
Asta 018 del 26/02/2022 / lotto 89

de Sanctis Giuseppe

De Sanctis Giuseppe (Napoli 1858 - 1924)

DIPINTI

Stima: min €2000 - max €3000
Base Asta: € 1000
Migliore Offerta Pervenuta:   0
Prossima Offerta Minima:   1000
N° offerte:  1
  • Descrizione Lotto

    Profilo femminile
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 50 x 31

    Solo grandi cose potevano attendere colui che fu tenuto a battessimo addirittura dal grande Giuseppe Verdi, ed in effetti la carriera di Giuseppe de Sanctis fu costellata di successi ed apprezzamenti, in particolare nella natia Napoli, ove la mano del pittore è ancora visibile in alcuni decorazioni del Gran Caffè Gambrinus (noto cantiere per tanti artisti locali nel tardo Ottocento) nonché del Circolo Artistico Politecnico, che il nostro frequentò assai assiduamente lasciando splendidi ricordi negli altri avventori.
    Indirizzato inizialmente alle scene di composizione storica o orientale, seguendo l’evoluzione dell’arte del suo grande maestro Domenico Morelli, de Sanctis risentì poi fortemente delle tendenze diffuse al suo tempo in Francia ed Inghilterra, ove il pittore viaggiò molto incontrando personaggi del calibro di Gérôme e Alma-Tadema, nonché il celeberrimo mercante Goupil.
    L’opera proposta ben esemplifica un altro grande talento che poi il suo autore sviluppò nel corso della propria carriera, ovvero la grande abilità nel ritratto: pur non potendo infatti risalire con certezza alla fanciulla di schietta bellezza qui ritratta, è magistrale la resa dei suoi lineamenti e del suo cipiglio, pensieroso e severo ad un tempo. Ancora più sorprendente è la grande modernità che spicca nella porzione inferiore della tela, ove le vesti della modella sono panneggiate con grande sintesi pittorica, a ricordare la rapidità d’esecuzione ai tempi del de Sanctis di gran moda nei territori d’Oltralpe fra gli altri artisti suoi conterranei o stranieri.

  • Informazioni Asta

    Asta 018 del 26/02/2022 del 26/02/2022 18:00.
    Via V. Mosca, 31/33