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Asta 022 del 18/06/2022

dettaglio asta
  • Lotto 61  

    Bentivegna Guccia S.

    Bentivegna Guccia S. (XIX - XX secolo) La poltrona dell'atelier
    olio su tela
    firma: in alto a destra
    misure: cm 75 x 48
    STIMA:
    min € 1200 - max € 1500
    Base Asta:
    € 400

  • Lotto 62  

    Scuola napoletana

    Scuola napoletana del XIX secolo Veduta di Napoli
    gouache su carta
    firma: opera non firmata
    misure: cm 55 x 98,5
    STIMA:
    min € 3000 - max € 4000
    Base Asta:
    € 1500

  • Lotto 63  

    Guardascione Ezechiele

    Guardascione Ezechiele (Pozzuoli, NA 1875 - Napoli 1948) Vecchio porto
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 64 x 51
    STIMA:
    min € 1000 - max € 1200
    Base Asta:
    € 400

  • Lotto 64  

    Buscaglione Giuseppe

    Buscaglione Giuseppe (Ariano Irpino, AV 1868 - Rivoli, TO 1928) Paesaggio
    olio su tavola
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 41 x 57
    STIMA:
    min € 1200 - max € 1500
    Base Asta:
    € 400

  • Lotto 65  

    Villani Gennaro

    Villani Gennaro (Napoli 1885 - Milano 1948) Cortile di rustico ad Afragola 1940
    olio su cartone
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 30,5 x 32,5
    osservazioni: a tergo iscritto, datato e timbri "Galleria Mediterranea"
    STIMA:
    min € 1200 - max € 1500
    Base Asta:
    € 500

  • Lotto 66  

    Pratella Attilio

    Pratella Attilio (Lugo, RA 1856 - Napoli 1949) Paesaggio
    olio su tavola
    firma: in basso al centro
    misure: cm 20 x 10
    STIMA:
    min € 1800 - max € 2200
    Base Asta:
    € 750

  • Lotto 67  

    La Bella Vincenzo

    La Bella Vincenzo (Napoli 1872 - 1954) Il porto
    olio su cartone
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 45 x 63
    STIMA:
    min € 1200 - max € 1500
    Base Asta:
    € 500

  • Lotto 68  

    Cantù Angelo

    Cantù Angelo (Milano 1881 - 1955) Figura femminile
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 86 x 60
    STIMA:
    min € 2000 - max € 2500
    Base Asta:
    € 1000

  • Lotto 69  

    Ricciardi Oscar

    Ricciardi Oscar (Napoli 1864 -1935) Pescatori a riposo
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 27 x 54
    STIMA:
    min € 1500 - max € 2000
    Base Asta:
    € 600

  • Lotto 70  

    Lentini Giovanni

    Lentini Giovanni (Palermo 1882 - 1955) Ranuncoli bianchi
    olio su tavola
    firma: in alto a destra
    misure: cm 60 x 49
    STIMA:
    min € 600 - max € 800
    Base Asta:
    € 300

  • Lotto 71  

    Zago Erma

    Zago Erma (Bovolone, VR 1880 - 1942) Canale di Venezia
    olio su tavola
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 19 x 26
    STIMA:
    min € 1200 - max € 1500
    Base Asta:
    € 500

  • Lotto 72  

    De Corsi Nicolas

    De Corsi Nicolas (Odessa 1882 - Napoli 1956) Sul lungomare 1921
    olio su cartone
    firma e data: in basso a sinistra
    misure: cm 52 x 46
    STIMA:
    min € 1800 - max € 2000
    Base Asta:
    € 750

  • Lotto 73  

    Morello Federico

    Morello Federico (Palermo 1885 - ? 1945) Il ritiro delle reti
    olio su tavola
    firma: in basso a destra
    misure: cm 46 x 54
    STIMA:
    min € 800 - max € 1000
    Base Asta:
    € 350

  • Lotto 74  

    Viti Eugenio

    Viti Eugenio (Napoli 1881 - 1952) Cacciagione
    olio su cartone
    firma: in basso a destra
    su misure: cm 33 x 45,5
    osservazioni: a tergo timbri "Gallerie Mediterranea"

    Di nobili origini, Eugenio Viti nacque a Napoli il 28 Giugno 1881, è già nel 1894 egli risulta iscritto al locale Real Istituto di Belle Arti (ove ebbe come maestri Vincenzo Volpe e Michele Cammarano e come compagni Edgardo Curcio e Edoardo Pansini), da cui si licenziò circa dieci anni più tardi. Ancora desideroso di imparare ma soprattutto alla ricerca di linguaggi artistici nuovi, Viti si spostò rapidamente a Roma, ove conobbe certo esponenti della scuola pittorica locale (che pure più tardi avrò modo di influenzarlo in qualche modo) e vide probabilmente esiti delle Secessioni europee: questa esperienza dovette illuminare l’artista e, se le sue opere romane vengono riportate dalle fonti come ancora legate a certi stilemi del grande Ottocento napoletano, il nostro tornò a Napoli da convinto secessionista, comparendo pertanto fra i fondatori di quella “Secessione dei Ventitré” che cercò di portare in città quel che si andava respirando in ambito internazionale; in quegli anni inoltre Felice Casorati compì il proprio soggiorno partenopeo, divenendo amico del nostro. La conoscenza di Viti di nuove teorie e stili artistici s’arricchì ulteriormente con la partecipazione nel 1911 all’Esposizione del cinquantenario dell’Unità d’Italia (grazie all’intercessione del maestro Volpe). Lo slancio verso novità che potessero affrancarlo dal pesante ingombro della tradizione pittorica partenopea precedente fu certo percepito ed apprezzato da Umberto Boccioni, e Viti figurò pertanto fra i pochi napoletani cui fu dedicato il «Manifesto futurista ai pittori meridionali».
    In realtà l’artista si mosse per diversi anni fra due tendenze diametralmente opposte, alternando accademismo ed avanguardia, e solo negli anni Venti egli diede una direzione più precisa al proprio linguaggio pittorico, soffermandosi su un neosecentismo certamente moderno ma che non potette non tradire ancora le influenze del vecchio maestro Michele Cammarano e della pittura a corpo di questi. Non si trattò in ogni caso di un approdo definitivo, poiché il multiforme ingegno artistico di Viti ebbe modo di avvicinarsi negli anni successivi ora al Realismo magico ora al Novecento di Margherita Sarfatti, pervenendo solo verso la fine degli anni Trenta ad uno stile davvero personale, un linguaggio assai rapido e sintetico che dalle parole dello stesso artista pare rispondesse all’effettivo bisogno di concludere il prima possibile le proprie opere, anche considerando il poco tempo a disposizione che gli impegni familiari ed accademici gli concedevano. Una bella descrizione della pennellata adottata da Viti in questa fase l’ha data Marinetta Picone: «affidata alla perdita di dettaglio, all’impressione fugace che brucia i particolari e sembra cogliere i personaggi in uno stato di irrequietezza, fino a tradursi in una sorta di fuori fuoco», e queste parole ci sembrano accordarsi perfettamente a quanto ammiriamo nell’opera proposta in asta, uno dei rari esiti che l’artista realizzò nel genere della natura morta nel corso degli anni Quaranta, assieme ad una più ricca ed articolata produzione paesaggistica. Le nature morte di Viti, certo anch’esse ricollegabili alla grande tradizione della pittura napoletana seicentesca, pare gli fossero assai care proprio perché gli consentivano di sottrarsi in qualche modo alla frenesia propria della raffigurazione di soggetti vivi: «è un genere che mi riposa la mente e mi permette di studiare di più», ebbe modo di confessare l’autore stesso ad Alfredo Schettini.
    STIMA:
    min € 2800 - max € 3500
    Base Asta:
    € 1400

  • Lotto 75  

    La Bella Vincenzo

    La Bella Vincenzo (Napoli 1872 - 1954) Costumi del Settecento
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 56 x 43
    STIMA:
    min € 600 - max € 800
    Base Asta:
    € 250

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Pagina 5 di 9. Elementi totali 130
  • Lotto 61  

    Bentivegna Guccia S.

    La poltrona dell'atelier
    olio su tela
    firma: in alto a destra
    misure: cm 75 x 48
    STIMA min € 1200 - max € 1500

    Lotto 61  

    Bentivegna Guccia S.

    Bentivegna Guccia S. (XIX - XX secolo) La poltrona dell'atelier
    olio su tela
    firma: in alto a destra
    misure: cm 75 x 48


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 62  

    Scuola napoletana

    Veduta di Napoli
    gouache su carta
    firma: opera non firmata
    misure: cm 55 x 98,5
    STIMA min € 3000 - max € 4000

    Lotto 62  

    Scuola napoletana

    Scuola napoletana del XIX secolo Veduta di Napoli
    gouache su carta
    firma: opera non firmata
    misure: cm 55 x 98,5


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 63  

    Guardascione Ezechiele

    Vecchio porto
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 64 x 51
    STIMA min € 1000 - max € 1200

    Lotto 63  

    Guardascione Ezechiele

    Guardascione Ezechiele (Pozzuoli, NA 1875 - Napoli 1948) Vecchio porto
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 64 x 51


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 64  

    Buscaglione Giuseppe

    Paesaggio
    olio su tavola
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 41 x 57
    STIMA min € 1200 - max € 1500

    Lotto 64  

    Buscaglione Giuseppe

    Buscaglione Giuseppe (Ariano Irpino, AV 1868 - Rivoli, TO 1928) Paesaggio
    olio su tavola
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 41 x 57


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 65  

    Villani Gennaro

    Cortile di rustico ad Afragola 1940
    olio su cartone
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 30,5 x 32,5
    osservazioni: a tergo iscritto, datato e timbri "Galleria Mediterranea"
    STIMA min € 1200 - max € 1500

    Lotto 65  

    Villani Gennaro

    Villani Gennaro (Napoli 1885 - Milano 1948) Cortile di rustico ad Afragola 1940
    olio su cartone
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 30,5 x 32,5
    osservazioni: a tergo iscritto, datato e timbri "Galleria Mediterranea"


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 66  

    Pratella Attilio

    Paesaggio
    olio su tavola
    firma: in basso al centro
    misure: cm 20 x 10
    STIMA min € 1800 - max € 2200

    Lotto 66  

    Pratella Attilio

    Pratella Attilio (Lugo, RA 1856 - Napoli 1949) Paesaggio
    olio su tavola
    firma: in basso al centro
    misure: cm 20 x 10


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 67  

    La Bella Vincenzo

    Il porto
    olio su cartone
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 45 x 63
    STIMA min € 1200 - max € 1500

    Lotto 67  

    La Bella Vincenzo

    La Bella Vincenzo (Napoli 1872 - 1954) Il porto
    olio su cartone
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 45 x 63


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 68  

    Cantù Angelo

    Figura femminile
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 86 x 60
    STIMA min € 2000 - max € 2500

    Lotto 68  

    Cantù Angelo

    Cantù Angelo (Milano 1881 - 1955) Figura femminile
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 86 x 60


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 69  

    Ricciardi Oscar

    Pescatori a riposo
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 27 x 54
    STIMA min € 1500 - max € 2000

    Lotto 69  

    Ricciardi Oscar

    Ricciardi Oscar (Napoli 1864 -1935) Pescatori a riposo
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 27 x 54


    1 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 70  

    Lentini Giovanni

    Ranuncoli bianchi
    olio su tavola
    firma: in alto a destra
    misure: cm 60 x 49
    STIMA min € 600 - max € 800

    Lotto 70  

    Lentini Giovanni

    Lentini Giovanni (Palermo 1882 - 1955) Ranuncoli bianchi
    olio su tavola
    firma: in alto a destra
    misure: cm 60 x 49


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 71  

    Zago Erma

    Canale di Venezia
    olio su tavola
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 19 x 26
    STIMA min € 1200 - max € 1500

    Lotto 71  

    Zago Erma

    Zago Erma (Bovolone, VR 1880 - 1942) Canale di Venezia
    olio su tavola
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 19 x 26


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 72  

    De Corsi Nicolas

    Sul lungomare 1921
    olio su cartone
    firma e data: in basso a sinistra
    misure: cm 52 x 46
    STIMA min € 1800 - max € 2000

    Lotto 72  

    De Corsi Nicolas

    De Corsi Nicolas (Odessa 1882 - Napoli 1956) Sul lungomare 1921
    olio su cartone
    firma e data: in basso a sinistra
    misure: cm 52 x 46


    0 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 73  

    Morello Federico

    Il ritiro delle reti
    olio su tavola
    firma: in basso a destra
    misure: cm 46 x 54
    STIMA min € 800 - max € 1000

    Lotto 73  

    Morello Federico

    Morello Federico (Palermo 1885 - ? 1945) Il ritiro delle reti
    olio su tavola
    firma: in basso a destra
    misure: cm 46 x 54


    2 offerte pre-asta Dettaglio
  • Lotto 74  

    Viti Eugenio

    Cacciagione
    olio su cartone
    firma: in basso a destra
    su misure: cm 33 x 45,5
    osservazioni: a tergo timbri "Gallerie Mediterranea"

    Di nobili origini, Eugenio Viti nacque a Napoli il 28 Giugno 1881, è già nel 1894 egli risulta iscritto al locale Real Istituto di Belle Arti (ove ebbe come maestri Vincenzo Volpe e Michele Cammarano e come compagni Edgardo Curcio e Edoardo Pansini), da cui si licenziò circa dieci anni più tardi. Ancora desideroso di imparare ma soprattutto alla ricerca di linguaggi artistici nuovi, Viti si spostò rapidamente a Roma, ove conobbe certo esponenti della scuola pittorica locale (che pure più tardi avrò modo di influenzarlo in qualche modo) e vide probabilmente esiti delle Secessioni europee: questa esperienza dovette illuminare l’artista e, se le sue opere romane vengono riportate dalle fonti come ancora legate a certi stilemi del grande Ottocento napoletano, il nostro tornò a Napoli da convinto secessionista, comparendo pertanto fra i fondatori di quella “Secessione dei Ventitré” che cercò di portare in città quel che si andava respirando in ambito internazionale; in quegli anni inoltre Felice Casorati compì il proprio soggiorno partenopeo, divenendo amico del nostro. La conoscenza di Viti di nuove teorie e stili artistici s’arricchì ulteriormente con la partecipazione nel 1911 all’Esposizione del cinquantenario dell’Unità d’Italia (grazie all’intercessione del maestro Volpe). Lo slancio verso novità che potessero affrancarlo dal pesante ingombro della tradizione pittorica partenopea precedente fu certo percepito ed apprezzato da Umberto Boccioni, e Viti figurò pertanto fra i pochi napoletani cui fu dedicato il «Manifesto futurista ai pittori meridionali».
    In realtà l’artista si mosse per diversi anni fra due tendenze diametralmente opposte, alternando accademismo ed avanguardia, e solo negli anni Venti egli diede una direzione più precisa al proprio linguaggio pittorico, soffermandosi su un neosecentismo certamente moderno ma che non potette non tradire ancora le influenze del vecchio maestro Michele Cammarano e della pittura a corpo di questi. Non si trattò in ogni caso di un approdo definitivo, poiché il multiforme ingegno artistico di Viti ebbe modo di avvicinarsi negli anni successivi ora al Realismo magico ora al Novecento di Margherita Sarfatti, pervenendo solo verso la fine degli anni Trenta ad uno stile davvero personale, un linguaggio assai rapido e sintetico che dalle parole dello stesso artista pare rispondesse all’effettivo bisogno di concludere il prima possibile le proprie opere, anche considerando il poco tempo a disposizione che gli impegni familiari ed accademici gli concedevano. Una bella descrizione della pennellata adottata da Viti in questa fase l’ha data Marinetta Picone: «affidata alla perdita di dettaglio, all’impressione fugace che brucia i particolari e sembra cogliere i personaggi in uno stato di irrequietezza, fino a tradursi in una sorta di fuori fuoco», e queste parole ci sembrano accordarsi perfettamente a quanto ammiriamo nell’opera proposta in asta, uno dei rari esiti che l’artista realizzò nel genere della natura morta nel corso degli anni Quaranta, assieme ad una più ricca ed articolata produzione paesaggistica. Le nature morte di Viti, certo anch’esse ricollegabili alla grande tradizione della pittura napoletana seicentesca, pare gli fossero assai care proprio perché gli consentivano di sottrarsi in qualche modo alla frenesia propria della raffigurazione di soggetti vivi: «è un genere che mi riposa la mente e mi permette di studiare di più», ebbe modo di confessare l’autore stesso ad Alfredo Schettini.
    STIMA min € 2800 - max € 3500

    Lotto 74  

    Viti Eugenio

    Viti Eugenio (Napoli 1881 - 1952) Cacciagione
    olio su cartone
    firma: in basso a destra
    su misure: cm 33 x 45,5
    osservazioni: a tergo timbri "Gallerie Mediterranea"

    Di nobili origini, Eugenio Viti nacque a Napoli il 28 Giugno 1881, è già nel 1894 egli risulta iscritto al locale Real Istituto di Belle Arti (ove ebbe come maestri Vincenzo Volpe e Michele Cammarano e come compagni Edgardo Curcio e Edoardo Pansini), da cui si licenziò circa dieci anni più tardi. Ancora desideroso di imparare ma soprattutto alla ricerca di linguaggi artistici nuovi, Viti si spostò rapidamente a Roma, ove conobbe certo esponenti della scuola pittorica locale (che pure più tardi avrò modo di influenzarlo in qualche modo) e vide probabilmente esiti delle Secessioni europee: questa esperienza dovette illuminare l’artista e, se le sue opere romane vengono riportate dalle fonti come ancora legate a certi stilemi del grande Ottocento napoletano, il nostro tornò a Napoli da convinto secessionista, comparendo pertanto fra i fondatori di quella “Secessione dei Ventitré” che cercò di portare in città quel che si andava respirando in ambito internazionale; in quegli anni inoltre Felice Casorati compì il proprio soggiorno partenopeo, divenendo amico del nostro. La conoscenza di Viti di nuove teorie e stili artistici s’arricchì ulteriormente con la partecipazione nel 1911 all’Esposizione del cinquantenario dell’Unità d’Italia (grazie all’intercessione del maestro Volpe). Lo slancio verso novità che potessero affrancarlo dal pesante ingombro della tradizione pittorica partenopea precedente fu certo percepito ed apprezzato da Umberto Boccioni, e Viti figurò pertanto fra i pochi napoletani cui fu dedicato il «Manifesto futurista ai pittori meridionali».
    In realtà l’artista si mosse per diversi anni fra due tendenze diametralmente opposte, alternando accademismo ed avanguardia, e solo negli anni Venti egli diede una direzione più precisa al proprio linguaggio pittorico, soffermandosi su un neosecentismo certamente moderno ma che non potette non tradire ancora le influenze del vecchio maestro Michele Cammarano e della pittura a corpo di questi. Non si trattò in ogni caso di un approdo definitivo, poiché il multiforme ingegno artistico di Viti ebbe modo di avvicinarsi negli anni successivi ora al Realismo magico ora al Novecento di Margherita Sarfatti, pervenendo solo verso la fine degli anni Trenta ad uno stile davvero personale, un linguaggio assai rapido e sintetico che dalle parole dello stesso artista pare rispondesse all’effettivo bisogno di concludere il prima possibile le proprie opere, anche considerando il poco tempo a disposizione che gli impegni familiari ed accademici gli concedevano. Una bella descrizione della pennellata adottata da Viti in questa fase l’ha data Marinetta Picone: «affidata alla perdita di dettaglio, all’impressione fugace che brucia i particolari e sembra cogliere i personaggi in uno stato di irrequietezza, fino a tradursi in una sorta di fuori fuoco», e queste parole ci sembrano accordarsi perfettamente a quanto ammiriamo nell’opera proposta in asta, uno dei rari esiti che l’artista realizzò nel genere della natura morta nel corso degli anni Quaranta, assieme ad una più ricca ed articolata produzione paesaggistica. Le nature morte di Viti, certo anch’esse ricollegabili alla grande tradizione della pittura napoletana seicentesca, pare gli fossero assai care proprio perché gli consentivano di sottrarsi in qualche modo alla frenesia propria della raffigurazione di soggetti vivi: «è un genere che mi riposa la mente e mi permette di studiare di più», ebbe modo di confessare l’autore stesso ad Alfredo Schettini.


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  • Lotto 75  

    La Bella Vincenzo

    Costumi del Settecento
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 56 x 43
    STIMA min € 600 - max € 800

    Lotto 75  

    La Bella Vincenzo

    La Bella Vincenzo (Napoli 1872 - 1954) Costumi del Settecento
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 56 x 43


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