Ischia
olio su cartoncino
firma: in alto a sinistra
misure: cm 26,5 x 38

Marina 
olio su tela
firma in basso a sinistra
Misure: cm 30 x 4

Via L. Giordano 1954 - Napoli
olio su tavoletta
firma  e data in basso a sinistra
Osservazioni: a tergo dedica ad personam e timbri Galleria Mediterranea -Napoli
Misure: cm 35 x 15,5

Sorrento
acquerello su carta
Misure: cm 20,5 x 28,5
Osservazioni: l'opera reca bella cornice ad oro fino

Scena di mercato
olio su tavoletta
firma: in basso a sinistra
Misure: cm 30 x 40

Figura femminile 
olio su tavola
firma in basso a sinistra
Misure: cm 70 x 50

La Spiaggia
olio su tavoletta
firma: in basso al centro
misure: cm 40 x 50

Iinterno con figura
olio su tavoletta
firma:  a tergo
Misure: cm 34,5 x 30
Osservazioni: a tergo cartigli e timbri Galleria Serio - Napoli

Fiori
olio su faesite
firma: in alto a destra
misure cm 60 x 50

Ponte della maddalena
Tempera su cartoncino
Misure: cm 24 x 16
Osservazioni: Cartiglio galleria Mediterranea a tergo

Scena d'interno
olio su tela
firma  in basso a destra
Misure: cm  43 x 35

Scena di mercato sul molo 1919
olio su tela
firma e data in basso a sinistra
misure: cm 50x70

Passeggiata
olio su cartone
firma: in basso a sinistra
misure: cm 26,5 x 20,5

Interno di stalla con figure ed armenti
olio su tela
Misure: cm 60 x 90

Le fascine
olio su tela
firma: in basso a sinistra
misure: cm 79 x 50

La breve vita di Salvatore Postiglione ha reso la sua produzione assai più limitata di quella del ben più prolifico fratello Luca, riducendo poi a lungo l’interesse per il nostro da parte della critica novecentesca. Indubbia è infatti l’importanza che Salvatore ebbe nel panorama artistico partenopeo, considerando la presenza delle sue rare ma assai lodate opere in prestigiose raccolte italiane, oppure l’impegno nelle decorazioni non solo del Gran Caffè Gambrinus o della napoletana Camera di Commercio, ma anche del triestino castello di Miramare o di villa Scarpetta. Salvatore apprese i primissimi insegnamenti d’arte dal padre, scomparso tuttavia prematuramente, per poi studiare sotto lo zio Raffaele, e da questi il nostro fu inizialmente indirizzato verso una pittura di storia ancora tardo-romantica. Il giovane artista tuttavia non restò insensibile alle nuove poetiche del vero che andarono diffondendosi nell’ambiente artistico locale a metà Ottocento, ed anzi vi aggiornò la propria ricerca, come testimonia l’opera in asta, che poi esemplifica pure l’interesse dell’autore per il ritratto. Abbandonati dunque i costumi storici, Postiglione volse il proprio sguardo a più spontanei soggetti popolareschi, virando poi la propria tavolozza verso i toni terrei tipici piuttosto della coeva Scuola di Resina; fra queste cromie tanto più spiccano allora i piccoli tocchi blu e rossi che incorniciano il volto della giovane modella, gli unici, vezzosi lussi ch’ella si concede.