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Asta 022 del 18/06/2022 / lotto 114

Diodati Francesco Paolo

Diodati Francesco Paolo (Campobasso 1864 - Napoli 1940)

DIPINTI

Stima: min €4000 - max €5000
Base Asta: € 2200
Migliore Offerta Pervenuta:   2200
Prossima Offerta Minima:   2400
N° offerte:  1
  • Descrizione Lotto

    Suonatrice di chitarra a Vietri 1910
    olio su tela
    firma e data: in basso a destra
    misure: cm 110 x 87
    osservazioni: a tergo autentica del figlio dell'artista

    L’opera proposta costituisce evidentemente uno degli esiti migliori della pittura di Francesco Paolo Diodati e ne racchiude come vedremo vari aspetti biografici e stilistici. Innanzitutto è presente il tema musicale, particolarmente caro all’autore il quale, come è noto, a Campobasso dove nacque l’8 Settembre 1864 intraprese in un primo momento studi musicali, venendo finanche riconosciuto come vero e proprio «enfant prodige», degno dell’attenzione della stampa locale; un tale talento non poté che condurlo al più prestigioso conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, ove tuttavia l’aneddotica visita ad una esposizione della Società Promotrice di Belle Arti di Napoli “Salvator Rosa” pare lo convinse a mutare radicalmente le proprie scelte di vita per dedicarsi alla pittura. Il maestro di Diodati in Accademia fu Gioacchino Toma, che nelle parole di Piero Girace pare anzi trovò il proprio allievo prediletto, trasmettendogli i propri caratteristici toni grigi (pure presenti nella grande tela ora in asta) e quello «spleen», quella generale malinconia che, permeando finanche le scenette di genere, Diodati riuscì a controbilanciare (e non sempre) solo grazie alla sua spiccata e sottile ironia; non si deve tuttavia parlare di vera e propria imitazione, ed in proposito nota felicemente il Riccardo che le comunanze fra i due artisti furono «soltanto per inconsce affinità di sentimento e di sensibilità», siccome il nostro autore era dotato di una «istintiva predisposizione ad una forma di narrativa patetica, alla tenerezza di un sentimento puro e semplice […] prerogativa di quasi tutta la sua produzione».
    Fu ancora il Toma comunque il motore primo dell’esordio di Diodati sulla scena espositiva, intercedendo affinché il giovane prendesse parte alla Promotrice di Genova del 1882; fu comunque alle mostre della Società napoletana, che simbolicamente l’aveva condotto alla pittura, che il nostro partecipò con maggiore costanza e frequenza, a partire dal 1883. Non mancarono comunque presenze un po’ per tutta la Penisola, certo ovvio, e vale piuttosto la pena ricordare i viaggi all’estero: Londra e Parigi, certo, ma particolarmente San Pietroburgo, ove tanto successo riscosse l’opera «Ora di Calma», e Bruxelles, ove dalle fonti pare intendersi che Diodati pervenne tramite vari studi all’indiscussa sua maturità artistica mostrata nel genere del ritratto, di cui vanno assolutamente ricordati il meraviglioso «Ritratto del padre» della Galleria d’Arte Moderna di Roma ed «Amalia», un pastello acquistato nel 1886 per il Museo di Capodimonte dal re Umberto I di Savoia in persona. Ancora il re acquistò per la medesima istituzione il celebre dipinto «Un corteo» dieci anni più tardi, a riprova dell’immutato successo di cui Diodati godette nel tempo.

  • Informazioni Asta

    Asta 022 del 18/06/2022 del 18/06/2022 18:00.
    Via Vincenzo Mosca 31/33