italiano
english

RICERCA LOTTI

vai al lotto n°:
estimate:
text search:
rows per page:
sort by:
SEARCH
  • Miraglia Ermogene (Napoli 1907 - 1954) Profilo femminile
    olio su tavoletta
    firma: in basso a destra
    misure: cm 32,5 x 21,5
    ESTIMATE:
    min € 700 - max € 800
    Starting Price:
    € 350

  • De martino Eduardo Federico (Meta, Na 1838 - Londra 1912) Marina 
    olio su tela
    firma in basso a sinistra
    Misure: cm  53 x 71
    ESTIMATE:
    min € 0 - max € 0 free offer
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982) Figure 1953
    olio su tavoletta
    Misure: cm 40,5 x 35
    ESTIMATE:
    min € 750 - max € 750
  • Pratella Fausto (Napoli 1888 - 1964) marina di Capri 
    olio su tavoletta
    Misure: cm 50 x 63
    ESTIMATE:
    min € 600 - max € 600
  • Di Marino Francesco (Napoli 1892 - 1954) Strada di   Napoli
    olio su  tavoletta
    firma in basso a destra
    Misure: cm 24 x 34
    ESTIMATE:
    min € 0 - max € 0 free offer
  • Lotto 77  

    Conte Aldo

    Conte Aldo (Napoli 1948 - 1982) Marina di Briatico (Reggio Calabria)
    olio su tavoletta
    firma   in basso a destra
    Misure: cm 50 x 70
    ESTIMATE:
    min € 0 - max € 0 free offer
  • Buono Leon Giuseppe (Pozzuoli, NA 1887 - 1975) Controluce 
    olio  su cartoncino
    firma in basso a destra
    Misure: cm 24 x 30
    ESTIMATE:
    min € 250 - max € 250
  • Meneghini Ruggero (Milano 1866 - 1938) Natura morta
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 14,5 x 40
    ESTIMATE:
    min € 600 - max € 800
    Starting Price:
    € 250

  • ASCIONE NICOLA (Torre del Greco, Napoli 1870 - Napoli 1957) Scena campestre 1956
    olio su tela
    firma e data  in basso a sinistra
    Misure: cm 68 x 136,5
    ESTIMATE:
    min € 400 - max € 400
  • Brancaccio Carlo (Napoli 1861 - 1920) Paesaggio  
    olio su tela su cartoncino
    firma in basso a destra
    Misure: cm 24 x 31
    ESTIMATE:
    min € 0 - max € 0 free offer
  • Rossano Gennaro (1941) Il palazzo Donn'Anna
    guazzo su carta
    firma: in basso a destra
    misure cm 31 x 52
    ESTIMATE:
    min € 600 - max € 800
    Starting Price:
    € 300

  • Barbato Vincenzo (Gragnano, NA 1886 - Napoli 1968) Scogliera
    olio su cartoncino
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 24 x 33
    ESTIMATE:
    min € 300 - max € 400
    Starting Price:
    € 150

  • Crisconio Luigi (Napoli 1893 - Portici,NA 1946) Porticciolo
    olio su tela
    Firma: in basso a destra
    Misure: cm 18 x 24
    ESTIMATE:
    min € 750 - max € 750
  • Postiglione Luca (Napoli 1876 - 1936) Interno di Chiesa
    olio su tavola
    firma: in basso a destra
    misure: cm 30 x 42
    ESTIMATE:
    min € 1500 - max € 1800
    Starting Price:
    € 700

  • Irolli Vincenzo (Napoli 1860 - 1949) Bimba nella neve
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 60 x 50

    Vincenzo Irolli fu l’ultimo, vero artista appartenente alla grande tradizione ottocentesca locale in grado di trascinare quest’ultima fino alla metà del secolo successivo, e questo suo viscerale amore fu inviso a molti, a coloro cioè che ansiosi di aggiornare gli ambienti culturali partenopei alle nuove tendenze italiane e straniere mal vedevano quelle gioiose ma ostinate sopravvivenze del realismo e del colorismo cui fu caratteristicamente improntata la pittura napoletana e meridionale della seconda metà del diciannovesimo secolo. Insomma Irolli tardò molto ad affermarsi presso la critica locale, riuscendovi solo intorno alla fine del primo conflitto mondiale, mentre paradossalmente il suo successo presso i collezionisti, locali (evidentemente incuranti dei conterranei teorici militanti) o stranieri che fossero, non ebbe mai modo di arrestarsi fin dai suoi esordi pittorici. Il giovane Vincenzo sviluppò grande interesse per le arti quando, come riporta il Giannelli, ebbe modo di visitare la fondamentale Esposizione nazionale tenutasi a Napoli nel 1877, ove egli ammirò la “Processione del Corpus Domini” di Michetti, i “Parassiti” di D'Orsi e le prime prove pittoriche di Antonio Mancini, che in quella occasione esponeva “Ama il prossimo tuo come te stesso” e “Figli di un operaio”; a quel punto il nostro prese la decisione d’iscriversi all’Accademia di Belle Arti locale, divenendo allievo dapprima di Antonio Licata e Federico Maldarelli ed in un secondo momento di Gioacchino Toma e Stanislao Lista. L’attenzione alle opere manciniane va comunque sottolineata perché ha dato adito nel tempo ad una lunga querelle ancora una volta fra vari critici circa la sostanziale o meno originalità dell’Irolli, secondo alcuni appunto troppo improntato nel proprio stile su certi esiti del Mancini: a tale questione pare porre un punto definitivo Luigi Manzi nella sua nota ed ampiamente documentata biografia del nostro artista. La genuina spontaneità di Irolli, felicemente sottolineata dal Manzi, emerge con variabile efficacia da una ricchissima produzione di genere incentrata su fanciulli, sorridenti figure femminili o entrambi questi soggetti, composti in episodi tipici della maternità assai teneri e di immediata piacevolezza, nonché di «rutilante vivacità cromatica, grazie a una tecnica pittorica abilissima nell'alternare effetti di minuta e puntuale verosimiglianza ottica con più libere deposizioni materiche di colore, in una fantasia di macchie e di contrasti luminosi» (Monica Vinardi). La tela (spessa, come piaceva all’autore) proposta in asta è certo ascrivibile a questo filone irolliano, sebbene tradisca l’adozione di un linguaggio più fluido e rapido, databile almeno agli anni ’20 del Novecento e concretizzato in pennellate larghe e piatte, senza ritorni, che per Rosario Caputo «lasciano il colore fresco e brillante» mentre per Alfredo Schettini rischiano di operare di fatto «una semplificazione nella quale, inavvertitamente, scapitavano le innate qualità formali e l’equilibrio totale del colore». La preparazione arancio, cara ad Irolli, qui si fa parte attiva della composizione nel restituire la luce del primo mattino che modella le nubi in allontanamento dopo la nevicata notturna, e gli alberi spogli sono appena accennati dal gesto pittorico, lasciandone il completamento percettivo agli occhi dell’osservatore: questi sono segni identificativi di un indiscutibile Maestro. Il dipinto proposto, che riprende chiaramente il soggetto della celebre opera in copertina della succitata biografia di Luigi Manzi, si pone con quella tela nel medesimo rapporto sussistente ad esempio fra “Piazza San Marco” e “Caffè Florian” (anche in quest’ultimo caso non tutta la tela viene coperta dalla materia pittorica), secondo un uso comune di Irolli di ripetersi anche a diversi anni di distanza. L’altro olio in asta, curiosamente realizzato su pelle poiché parte originariamente di una tipica tamburella napoletana, segue stilemi irolliani ancora tardo-ottocenteschi ed è dedicato ad un non ben identificabile Marchese Rivellini, testimoniando dunque il proprio passaggio in una prestigiosa collezione privata del beneventano (la nobile famiglia proveniva infatti da Vitulano).
    ESTIMATE:
    min € 10000 - max € 12000
    Starting Price:
    € 5000

<< ... < 221 222 223 224 225 > ... >> 

Pagina 221 di 352. Elementi totali 5277
  • Lotto 77  

    Miraglia Ermogene

    Profilo femminile
    olio su tavoletta
    firma: in basso a destra
    misure: cm 32,5 x 21,5
    ESTIMATE min € 700 - max € 800

    Lotto 77  

    Miraglia Ermogene

    Miraglia Ermogene (Napoli 1907 - 1954) Profilo femminile
    olio su tavoletta
    firma: in basso a destra
    misure: cm 32,5 x 21,5


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Marina 
    olio su tela
    firma in basso a sinistra
    Misure: cm  53 x 71
    ESTIMATE min € 0 - max € 0

    De martino Eduardo Federico (Meta, Na 1838 - Londra 1912) Marina 
    olio su tela
    firma in basso a sinistra
    Misure: cm  53 x 71


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Notte Emilio

    Figure 1953
    olio su tavoletta
    Misure: cm 40,5 x 35
    ESTIMATE min € 750 - max € 750

    Lotto 77  

    Notte Emilio

    Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982) Figure 1953
    olio su tavoletta
    Misure: cm 40,5 x 35


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Pratella Fausto

    marina di Capri 
    olio su tavoletta
    Misure: cm 50 x 63
    ESTIMATE min € 600 - max € 600

    Lotto 77  

    Pratella Fausto

    Pratella Fausto (Napoli 1888 - 1964) marina di Capri 
    olio su tavoletta
    Misure: cm 50 x 63


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Di Marino Francesco

    Strada di   Napoli
    olio su  tavoletta
    firma in basso a destra
    Misure: cm 24 x 34
    ESTIMATE min € 0 - max € 0

    Lotto 77  

    Di Marino Francesco

    Di Marino Francesco (Napoli 1892 - 1954) Strada di   Napoli
    olio su  tavoletta
    firma in basso a destra
    Misure: cm 24 x 34


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Conte Aldo

    Marina di Briatico (Reggio Calabria)
    olio su tavoletta
    firma   in basso a destra
    Misure: cm 50 x 70
    ESTIMATE min € 0 - max € 0

    Lotto 77  

    Conte Aldo

    Conte Aldo (Napoli 1948 - 1982) Marina di Briatico (Reggio Calabria)
    olio su tavoletta
    firma   in basso a destra
    Misure: cm 50 x 70


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Buono Leon Giuseppe

    Controluce 
    olio  su cartoncino
    firma in basso a destra
    Misure: cm 24 x 30
    ESTIMATE min € 250 - max € 250

    Lotto 77  

    Buono Leon Giuseppe

    Buono Leon Giuseppe (Pozzuoli, NA 1887 - 1975) Controluce 
    olio  su cartoncino
    firma in basso a destra
    Misure: cm 24 x 30


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Meneghini Ruggero

    Natura morta
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 14,5 x 40
    ESTIMATE min € 600 - max € 800

    Lotto 77  

    Meneghini Ruggero

    Meneghini Ruggero (Milano 1866 - 1938) Natura morta
    olio su tela
    firma: in basso a destra
    misure: cm 14,5 x 40


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    ASCIONE NICOLA

    Scena campestre 1956
    olio su tela
    firma e data  in basso a sinistra
    Misure: cm 68 x 136,5
    ESTIMATE min € 400 - max € 400

    Lotto 77  

    ASCIONE NICOLA

    ASCIONE NICOLA (Torre del Greco, Napoli 1870 - Napoli 1957) Scena campestre 1956
    olio su tela
    firma e data  in basso a sinistra
    Misure: cm 68 x 136,5


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Brancaccio Carlo

    Paesaggio  
    olio su tela su cartoncino
    firma in basso a destra
    Misure: cm 24 x 31
    ESTIMATE min € 0 - max € 0

    Lotto 77  

    Brancaccio Carlo

    Brancaccio Carlo (Napoli 1861 - 1920) Paesaggio  
    olio su tela su cartoncino
    firma in basso a destra
    Misure: cm 24 x 31


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Rossano Gennaro

    Il palazzo Donn'Anna
    guazzo su carta
    firma: in basso a destra
    misure cm 31 x 52
    ESTIMATE min € 600 - max € 800

    Lotto 77  

    Rossano Gennaro

    Rossano Gennaro (1941) Il palazzo Donn'Anna
    guazzo su carta
    firma: in basso a destra
    misure cm 31 x 52


    1 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Barbato Vincenzo

    Scogliera
    olio su cartoncino
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 24 x 33
    ESTIMATE min € 300 - max € 400

    Lotto 77  

    Barbato Vincenzo

    Barbato Vincenzo (Gragnano, NA 1886 - Napoli 1968) Scogliera
    olio su cartoncino
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 24 x 33


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Crisconio Luigi

    Porticciolo
    olio su tela
    Firma: in basso a destra
    Misure: cm 18 x 24
    ESTIMATE min € 750 - max € 750

    Lotto 77  

    Crisconio Luigi

    Crisconio Luigi (Napoli 1893 - Portici,NA 1946) Porticciolo
    olio su tela
    Firma: in basso a destra
    Misure: cm 18 x 24


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Postiglione Luca

    Interno di Chiesa
    olio su tavola
    firma: in basso a destra
    misure: cm 30 x 42
    ESTIMATE min € 1500 - max € 1800

    Lotto 77  

    Postiglione Luca

    Postiglione Luca (Napoli 1876 - 1936) Interno di Chiesa
    olio su tavola
    firma: in basso a destra
    misure: cm 30 x 42


    0 pre-auction offers Dettaglio
  • Lotto 77  

    Irolli Vincenzo

    Bimba nella neve
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 60 x 50

    Vincenzo Irolli fu l’ultimo, vero artista appartenente alla grande tradizione ottocentesca locale in grado di trascinare quest’ultima fino alla metà del secolo successivo, e questo suo viscerale amore fu inviso a molti, a coloro cioè che ansiosi di aggiornare gli ambienti culturali partenopei alle nuove tendenze italiane e straniere mal vedevano quelle gioiose ma ostinate sopravvivenze del realismo e del colorismo cui fu caratteristicamente improntata la pittura napoletana e meridionale della seconda metà del diciannovesimo secolo. Insomma Irolli tardò molto ad affermarsi presso la critica locale, riuscendovi solo intorno alla fine del primo conflitto mondiale, mentre paradossalmente il suo successo presso i collezionisti, locali (evidentemente incuranti dei conterranei teorici militanti) o stranieri che fossero, non ebbe mai modo di arrestarsi fin dai suoi esordi pittorici. Il giovane Vincenzo sviluppò grande interesse per le arti quando, come riporta il Giannelli, ebbe modo di visitare la fondamentale Esposizione nazionale tenutasi a Napoli nel 1877, ove egli ammirò la “Processione del Corpus Domini” di Michetti, i “Parassiti” di D'Orsi e le prime prove pittoriche di Antonio Mancini, che in quella occasione esponeva “Ama il prossimo tuo come te stesso” e “Figli di un operaio”; a quel punto il nostro prese la decisione d’iscriversi all’Accademia di Belle Arti locale, divenendo allievo dapprima di Antonio Licata e Federico Maldarelli ed in un secondo momento di Gioacchino Toma e Stanislao Lista. L’attenzione alle opere manciniane va comunque sottolineata perché ha dato adito nel tempo ad una lunga querelle ancora una volta fra vari critici circa la sostanziale o meno originalità dell’Irolli, secondo alcuni appunto troppo improntato nel proprio stile su certi esiti del Mancini: a tale questione pare porre un punto definitivo Luigi Manzi nella sua nota ed ampiamente documentata biografia del nostro artista. La genuina spontaneità di Irolli, felicemente sottolineata dal Manzi, emerge con variabile efficacia da una ricchissima produzione di genere incentrata su fanciulli, sorridenti figure femminili o entrambi questi soggetti, composti in episodi tipici della maternità assai teneri e di immediata piacevolezza, nonché di «rutilante vivacità cromatica, grazie a una tecnica pittorica abilissima nell'alternare effetti di minuta e puntuale verosimiglianza ottica con più libere deposizioni materiche di colore, in una fantasia di macchie e di contrasti luminosi» (Monica Vinardi). La tela (spessa, come piaceva all’autore) proposta in asta è certo ascrivibile a questo filone irolliano, sebbene tradisca l’adozione di un linguaggio più fluido e rapido, databile almeno agli anni ’20 del Novecento e concretizzato in pennellate larghe e piatte, senza ritorni, che per Rosario Caputo «lasciano il colore fresco e brillante» mentre per Alfredo Schettini rischiano di operare di fatto «una semplificazione nella quale, inavvertitamente, scapitavano le innate qualità formali e l’equilibrio totale del colore». La preparazione arancio, cara ad Irolli, qui si fa parte attiva della composizione nel restituire la luce del primo mattino che modella le nubi in allontanamento dopo la nevicata notturna, e gli alberi spogli sono appena accennati dal gesto pittorico, lasciandone il completamento percettivo agli occhi dell’osservatore: questi sono segni identificativi di un indiscutibile Maestro. Il dipinto proposto, che riprende chiaramente il soggetto della celebre opera in copertina della succitata biografia di Luigi Manzi, si pone con quella tela nel medesimo rapporto sussistente ad esempio fra “Piazza San Marco” e “Caffè Florian” (anche in quest’ultimo caso non tutta la tela viene coperta dalla materia pittorica), secondo un uso comune di Irolli di ripetersi anche a diversi anni di distanza. L’altro olio in asta, curiosamente realizzato su pelle poiché parte originariamente di una tipica tamburella napoletana, segue stilemi irolliani ancora tardo-ottocenteschi ed è dedicato ad un non ben identificabile Marchese Rivellini, testimoniando dunque il proprio passaggio in una prestigiosa collezione privata del beneventano (la nobile famiglia proveniva infatti da Vitulano).
    ESTIMATE min € 10000 - max € 12000

    Lotto 77  

    Irolli Vincenzo

    Irolli Vincenzo (Napoli 1860 - 1949) Bimba nella neve
    olio su tela
    firma: in basso a sinistra
    misure: cm 60 x 50

    Vincenzo Irolli fu l’ultimo, vero artista appartenente alla grande tradizione ottocentesca locale in grado di trascinare quest’ultima fino alla metà del secolo successivo, e questo suo viscerale amore fu inviso a molti, a coloro cioè che ansiosi di aggiornare gli ambienti culturali partenopei alle nuove tendenze italiane e straniere mal vedevano quelle gioiose ma ostinate sopravvivenze del realismo e del colorismo cui fu caratteristicamente improntata la pittura napoletana e meridionale della seconda metà del diciannovesimo secolo. Insomma Irolli tardò molto ad affermarsi presso la critica locale, riuscendovi solo intorno alla fine del primo conflitto mondiale, mentre paradossalmente il suo successo presso i collezionisti, locali (evidentemente incuranti dei conterranei teorici militanti) o stranieri che fossero, non ebbe mai modo di arrestarsi fin dai suoi esordi pittorici. Il giovane Vincenzo sviluppò grande interesse per le arti quando, come riporta il Giannelli, ebbe modo di visitare la fondamentale Esposizione nazionale tenutasi a Napoli nel 1877, ove egli ammirò la “Processione del Corpus Domini” di Michetti, i “Parassiti” di D'Orsi e le prime prove pittoriche di Antonio Mancini, che in quella occasione esponeva “Ama il prossimo tuo come te stesso” e “Figli di un operaio”; a quel punto il nostro prese la decisione d’iscriversi all’Accademia di Belle Arti locale, divenendo allievo dapprima di Antonio Licata e Federico Maldarelli ed in un secondo momento di Gioacchino Toma e Stanislao Lista. L’attenzione alle opere manciniane va comunque sottolineata perché ha dato adito nel tempo ad una lunga querelle ancora una volta fra vari critici circa la sostanziale o meno originalità dell’Irolli, secondo alcuni appunto troppo improntato nel proprio stile su certi esiti del Mancini: a tale questione pare porre un punto definitivo Luigi Manzi nella sua nota ed ampiamente documentata biografia del nostro artista. La genuina spontaneità di Irolli, felicemente sottolineata dal Manzi, emerge con variabile efficacia da una ricchissima produzione di genere incentrata su fanciulli, sorridenti figure femminili o entrambi questi soggetti, composti in episodi tipici della maternità assai teneri e di immediata piacevolezza, nonché di «rutilante vivacità cromatica, grazie a una tecnica pittorica abilissima nell'alternare effetti di minuta e puntuale verosimiglianza ottica con più libere deposizioni materiche di colore, in una fantasia di macchie e di contrasti luminosi» (Monica Vinardi). La tela (spessa, come piaceva all’autore) proposta in asta è certo ascrivibile a questo filone irolliano, sebbene tradisca l’adozione di un linguaggio più fluido e rapido, databile almeno agli anni ’20 del Novecento e concretizzato in pennellate larghe e piatte, senza ritorni, che per Rosario Caputo «lasciano il colore fresco e brillante» mentre per Alfredo Schettini rischiano di operare di fatto «una semplificazione nella quale, inavvertitamente, scapitavano le innate qualità formali e l’equilibrio totale del colore». La preparazione arancio, cara ad Irolli, qui si fa parte attiva della composizione nel restituire la luce del primo mattino che modella le nubi in allontanamento dopo la nevicata notturna, e gli alberi spogli sono appena accennati dal gesto pittorico, lasciandone il completamento percettivo agli occhi dell’osservatore: questi sono segni identificativi di un indiscutibile Maestro. Il dipinto proposto, che riprende chiaramente il soggetto della celebre opera in copertina della succitata biografia di Luigi Manzi, si pone con quella tela nel medesimo rapporto sussistente ad esempio fra “Piazza San Marco” e “Caffè Florian” (anche in quest’ultimo caso non tutta la tela viene coperta dalla materia pittorica), secondo un uso comune di Irolli di ripetersi anche a diversi anni di distanza. L’altro olio in asta, curiosamente realizzato su pelle poiché parte originariamente di una tipica tamburella napoletana, segue stilemi irolliani ancora tardo-ottocenteschi ed è dedicato ad un non ben identificabile Marchese Rivellini, testimoniando dunque il proprio passaggio in una prestigiosa collezione privata del beneventano (la nobile famiglia proveniva infatti da Vitulano).


    0 pre-auction offers Dettaglio
<< ... < 221 222 223 224 225 > ... >> 

Pagina 221 di 352. Elementi totali 5277