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Asta 025 del 26/11/2022 / lotto 69

Irolli Vincenzo

Irolli Vincenzo (Napoli 1860 - 1949)

DIPINTI

Stima: min €10000 - max €15000
Base Asta: € 3500
Migliore Offerta Pervenuta:   3900
Prossima Offerta Minima:   4100
N° offerte:  3
  • Descrizione Lotto

    Ritratto di Raffaele Chiarolanza 1934
    olio su tela
    firma e data: in basso a sinistra
    misure: cm 92 x 86,5

    Ultimo, prestigioso rappresentante della grande tradizione artistica napoletana dell’Ottocento, Vincenzo Irolli nel corso di tutta la sua lunga carriera, fatalmente intrapresa dopo la visita alla Nazionale di Napoli del 1877, ha affiancato ad una produzione di maggiore impegno artistico un’altra di più immediata piacevolezza, ma sempre di indubbia qualità, venendo variamente recepito dalla critica, ora celebrativa ora avversa alla continuazione degli stilemi più tradizionali negli anni delle avanguardie artistiche novecentesche. Decisamente meno altalenante pare esser sempre stato invece l’apprezzamento del pubblico, tanto nostrano che estero, che incoraggiò il nostro a proseguire nella propria ricerca, certo personale per i tempi, celebrandolo in varie mostre internazionali (più tarde furono quelle significative in Italia, risalenti principalmente al Ventennio).
    L’opera proposta fa evidentemente parte della produzione più propriamente artistica dell’autore, e risulta senza dubbio assai esemplificativa della sua pittura, a partire dalle caratteristiche pennellate a taches, progressivamente sovrapposte ad fondo scuro rispetto al quale risaltano per contrasto chiaroscurale (tutt’oggi sono ricordati «i bianchi di Irolli»), sebbene la tavolozza adoperata sia in questo caso meno vivace del solito per coerenza al soggetto rappresentato.
    Nato infatti a Piscinola, allora villaggio di Napoli (annesso al quartiere di San Carlo all'Arena), nel 1881, Raffaele Chiarolanza va innanzitutto ricordato per i propri, indiscutibili meriti in quanto medico e ricercatore, poi, come vedremo, per l’attività politica. Allievo di Pascale, il giovane Raffaele studiò con altri grandi nomi della Medicina nostrana ed internazionale (in Germania e nel Regno Unito), ed egli stesso affiancò poi l’insegnamento alla pratica chirurgica che esercitò principalmente al Loreto ed al Pellegrini, di cui fu anche direttore: di questa particolare esperienza, durata all’incirca un decennio a partire dal 1933, si racconta aneddoticamente che durante i bombardamenti Chiarolanza continuasse ad operare in una tenda da campo fatta allestire nel cortile dell’ospedale ormai distrutto. La nota perizia del Professore ne fece anche consulente del tenore Caruso, ormai in fin di vita, in aperta polemica con i colleghi statunitensi, ritenuti d’aver sottovalutato le condizioni del celeberrimo cantante.
    Conclusosi il secondo conflitto mondiale Chiarolanza, come s’è accennato, rivolse le proprie attenzioni anche a tematiche sindacali e politiche. Primo commissario del disciolto sindacato dei medici di Napoli, egli divenne presidente del ricostituito Ordine locale e più tardi dell’intera Federazione nazionale degli Ordini dei medici, sempre spendendosi per la libertà e la dignità della propria professione, nonché per conciliare le necessità di questa ad i nuovi mutamenti sociali: basti citare, quand’ormai il Professore era assurto al seggio parlamentare, la sua azione per la costituzione di un fondo previdenziale per i medici, l'odierno E.N.P.A.M., di cui egli fu il primo presidente, nonché la presentazione e la successiva approvazione della legge Chiarolanza, che tutela i professionisti sanitari lesi dalle radiazioni durante lo svolgimento del proprio servizio.

  • Informazioni Asta

    Asta 025 del 26/11/2022 del 26/11/2022 18:00.
    Via Vincenzo Mosca 31/33